Boniek a Il Mattino: “Milik, Zielinski, Insigne e CR7…le giocate le fanno quelli importanti!”

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Quando i gol parlano in polacco, Zibi Boniek è sempre in prima linea. Presidente federale della Polonia, ha un occhio puntato sulla serie A e in particolare sul Napoli dove ci sono due dei pezzi più pregiati della sua nazionale: Milik e Zielinski. Ancor di più quando si parla di Napoli-Juventus, una partita che Boniek ha vissuto da protagonista negli anni in cui azzurri e bianconeri erano in continua lotta per il titolo.

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Domenica c’è ancora Napoli-Juve, si augura che ancora un polacco possa essere decisivo? «Parliamo di una partita che affascina a prescindere dagli interpreti».

Ovvero? «Partite di questo livello sono sempre sfide tra due squadre. E così vale anche adesso: mi voglio gustare la sfida tra Napoli e Juve. Poi ovviamente mi aspetto le giocate più importanti da parte dei calciatori più importanti, ma la partita non è la sfida tra due uomini».

Chi si aspetta saranno i protagonisti? «Impossibile non dire Ronaldo sul fronte Juve. C’è poco da fare: è sempre il più pericoloso».

Nel Napoli chi pensa possa essere determinante? «Mi piacerebbe che fosse uno tra Zielinski,Milik e Insigne. I primi due perché sono polacchi, mentre Lorenzo mi sta simpatico».

Che partita si aspetta? «Sicuramente sarà bella. Penso che l’equilibrio la farà da padrone perché si affrontano le due squadre più forti in Italia».

Una partita che può riaprire la lotta scudetto? «Credo di no, perché quello è già vinto dalla Juve. I bianconeri fino ad oggi hanno avuto una costanza di risultati impressionanti».

E il Napoli? «Gli azzurri sono gli unici in grado di poter dare fastidio alla Juventus».

Ma se li ricorda i suoi Napoli-Juve? «Come dimenticarli? Una volta ho anche fatto doppietta a Torino contro il Napoli».

E poi? «Un’altra volta mi marcava Ciro Ferrara che era al debutto in serie A. In porta c’era Garella, era l’85»

Ma veniamo al Napoli di oggi dove a brillare sono soprattutto i polacchi. «Innanzitutto va dato merito al Napoli di avere una buonissima squadra. E poi ci sono anche due buoni polacchi. A volte segnano loro, ma altre volte segnano anche gli altri. Oramai sembra che siano in forma e giocano bene».

Milik sta sorprendendo tutti con i tiri da fermo, se l’aspettava? «Oramai Arek non mi stupisce più. È un attaccante completo. Ha solo avuto qualche guaio fisico ma è la prova che se credi in te stesso puoi fare grandi prestazioni. Quando fai l’attaccante sai che se segni va bene, se non segni sei il peggiore in campo».

Ma oggi in serie A gli attaccanti polacchi dettano legge. «Non posso che esserne felice. Milik sta facendo benissimo, così come Piatek. Sono due bomber che conoscono tutte le strade che portano al gol: di piede, di testa, su azione e ora Arek che sta riuscendo anche su punizione».

Nel Napoli si sta mettendo in mostra anche Zielinski. «C’è poco da dire: sono anni che dico che Piotr sia uno dei dieci centrocampisti top al mondo. Lo dico per il suo modo di giocare: può fare il mezzo sinistro ma anche esterno».

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