M. Lucchetta: “Tocca ai tifosi far fiorire la seconda primavera di Hamsik!”

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Hamsik, il suo futuro, la possibilità che, come Allan, allunghi la lista degli scontenti…ne parlano tanto i tifosi. Mauro Lucchetta, il più in vista tra gli psicologi dello sport in Italia, dice «Ma, sono loro stessi la risposta. Sono i supporter del Napoli a dover dimostrare ad Hamsik che hanno capito le motivazioni del suo eventuale addio: ci sono casi simili che si sono conclusi con una seconda primavera del calciatore. Hamsik, dopo essersi messo alle spalle questa vicenda, potrebbe giocare con la testa sgombra se sente di esser tornato un punto di riferimento per tutti». C’è chi dice, però, che Hamsik abbia badato solo al suo portafoglio. «Non credo che un’atleta come Hamsik abbia pensato solo a questo aspetto, che ovviamente conta. Sarebbe andato via prima. Immagino ci sia dell’altro. Se Hamsik solo ora sta spingendo per andar via, potrebbero essere emersi i sintomi di una frattura con il progetto tecnico. E poi, c’è la vita sportiva di un uomo che non è eterna. Hamsik potrebbe essere entrato in una fase diversa, anche i mostri sacri capiscono quando è il tempo di cambiare ruolo. Totti, ad esempio, sapeva di dover esser gestito diversamente, pur conservando una sua centralità. Baggio al Bologna correva poco, con una squadra al suo servizio. In un Napoli così forte si fanno delle scelte e quando mentalmente non riesci più ad avere la stessa ferocia in partita e negli allenamenti sei portato a fare scelte forti». Il padre di Hamsik ha parlato di delusioni legate al recente passato che hanno inciso sul desiderio di andar via. Crede sia così? «Se sto bene a casa mia, le delusioni del passato le metabolizzo in fretta. Il punto è capire come sto a casa mia. Se rischia di diventare una prigione dorata». Allan voleva andare al PSG, Hamsik in Cina. Sono casi che vanno gestiti allo stesso modo da Ancelotti? «Sono casi diversi, anche perché Hamsik è il simbolo del Napoli. Allan è importante, ma non può avere lo stesso peso e credo non possa permettersi di comportarsi come Hamsik. Poi, senza mettere in dubbio la professionalità dei due calciatori, saranno loro a dimostrare di far percepire la loro risposta. Il percepito da parte dell’allenatore e del pubblico diventa la molla fondamentale. Ad Ancelotti non posso dare consigli: ha dimostrato da sempre di essere il top a livello relazionale».

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Fonte: Il Mattino

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