Le ricerche per il ritrovamento di Emiliano Sala inizieranno nel weekend

Le operazioni dureranno almeno 3 giorni come specificato dal'AAIB

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Sono stati ritrovati sulla spiaggia di Surtainville (bassa Normandia ai confini con la Bretagna)i resti del velivolo su cui viaggiava Emiliano Sala scomparso lo scorso 21 gennaio nel Canale della Manica tra Francia e Inghilterra, viste le ostili condizioni climatiche solo nel weekend verranno effettuate le ricerche nel fondale per la durata di almeno 3 giorni. Questo l’annuncio dell’Air Accidents Investigation Branch (AAIB), agenzia investigativa per gli incidenti aerei del Regno Unito, con un comunicato ufficiale.

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Il comunicato dell’Air Accidents Investigation Branch inglese

Sin da quando abbiamo aperto le nostre indagini, martedì 23 gennaio, abbiamo raccolto delle prove, e analizzato i dati provenienti dal radar e dalle registrazioni del traffico aereo. Abbiamo lavorato accanto ad autorità internazionali e aggiornato passo passo sui nostri progressi, le famiglie delle persone coinvolte. Dal momento in cui siamo stati informati della sparizione dell’aereo – si legge nel comunicato – abbiamo esaminato la fattibilità di condurre una ricerca dei fondali sottomarini a caccia di resti dell’aereo. Sulla base di una traiettoria di volo dettagliata e dell’ultima posizione di volo conosciuta, abbiamo identificato un’area a cui dare priorità per la ricerca grande circa quattro miglia nautiche quadrate. Attraverso il Project Team Salmo (Salvataggio e operazioni marine del ministero della difesa), abbiamo commissionato una nave da ricognizione specializzata nel rilevamento sottomarino di possibili relitti di aeromobili”. Nella ricerca sottomarina, che inizierà appunto al termine della settimana, saranno impiegate “apparecchiature di sonar a scansione laterale per provare a identificare il relitto sul fondo del mare. Se il relitto dovesse essere ritrovato, un veicolo a distanza (Rov) sarà utilizzato per esaminare visivamente il relitto. Siamo consapevoli che nella stessa area è in atto un’operazione di ricerca privata, e stiamo lavorando a stretto contatto con le persone coinvolte per massimizzare le possibilità di localizzare eventuali rottami e garantire operazioni di ricerca sicure. Il nostro lavoro è effettuare indagini per stabilire le cause degli incidenti. Non siamo qui per attribuire colpa o responsabilità“.

A cura di Emilio Quintieri

 

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