Posizioni diverse. Politica, istituzioni, società, squadre. Venirne fuori sembra un’ impresa titanica. Matteo Salvini non ha fatto marcia indietro, nonostante Giancarlo Giorgetti. «Il Napoli non fa bene a fermarsi perché lascia uno sport bello come il calcio in mano a pochi violenti e pochi deficienti». La Figc al momento pare ascoltare. «Condivido le parole di un campione come Seedorf: la risposta non deve essere la chiusura ma devono essere gli applausi del 99% dei tifosi per bene». La Fifa, dopo la Uefa, fa sapere che i campi di calcio della serie A non sono zona franca. «La nostra posizione rimane invariata: qualsiasi forma di razzismo e discriminazione all’interno o all’esterno del campo è totalmente inaccettabile e non ha posto nel calcio. Bisogna rispettare il protocollo». A tal proposito, il 28 gennaio la Figc eliminerà uno degli step previsti, ovvero il richiamo dello speaker. Il sindaco de Magistris non ha dubbi: «Salvini pensi a non andare ad abbracciare un pregiudicato per vicende attinenti allo stadio. Sostengo la posizione del Napoli».
Il Mattino