Avv. Emilio Coppola: “Il mio cliente non era un ultras, nessuna pre organizzazione”

Ai microfoni di Radio CRC parla l'avvocato degli ultras del Napoli

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Nel corso della trasmissione radiofonica “Un Calcio Alla Radio” di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC, è intervenuto Emilio Coppola legale degli ultras del Napoli in merito agli scontri del 26 dicembre in occasione di Inter-Napoli: Dobbiamo sgomberare il campo dalle polemiche e dire che i filmati riguardano solo alcuni brevi flaim del numero delle auto, è un’indagine che procede ancora alla vecchia maniera. Non sappiamo con certezza se sia stata un’auto dei tifosi del Napoli o di qualcun altro ad aver investito Belardinelli. È una strada molto trafficata. Polemica? Non c’è nessuna polemica, le uniche discrasie riguardavano le polemiche della Volvo, ma noi abbiamo chiarito. Tifosi indagati? Il numero degli indagati tenderà a salire, ogni persona che si trovava a passare in quel luogo a quell’ora sarà indagato. Poi la procura chiaramente farà una scrematura. Chi era al volante? Lo abbiamo chiarito agli inquirenti e lo hanno detto anche quando erano persone informate sui fatti. Era un ultras? No. Se non erro era la sua seconda trasferta, faceva parte del primo convoglio delle auto. L’incidente è avvenuto cento metri dietro. Noi sosteniamo che la Volvo sia transitata prima. La Volvo non ha investito Belardinelli? Il mio cliente è sicuro di quello che dice, l’esito degli accertamenti dimostrerà quello che dice. Agguato o scontro preordinato? Scontro pre ordinato la escluderei a priori a partire dalla modalità con cui sono arrivati i tifosi del Napoli, disarmati. Credo che si sia trattato di un agguato, come accadde al San Paolo un paio di anni fa. Credo che il livello si sia alzato da questa reunion di nizzardi, interisti e varesini. Via Novara non era una zona di transito riservata ai soli tifosi del Napoli. Non ho dubbi che gli inquirenti milanesi estendano le indagini a tutti quelli che transitavano. Mancanza di scorta? È una domanda che dovreste fare a qualcun altro. C’era una volante? Una mi sembra di sì. Scontri? Si è pensato a fare leggi repressive, che hanno riversato i tifosi sulle autostrade, rispetto a canali di trasporto che erano più sicuri. La mia tesi? Io non posso essere il portavoce di tutti i tifosi del Napoli, al di là di questo mi sembra che non ci sia stata nessuna pre organizzazione. La mia tesi è che l’autista della Volvo si sa chi è, ma che la Volvo non sia l’auto che abbia investito Belardinelli? Assolutamente. Questo è poco, ma sicuro. Incontro con Salvini? Io da quello che ho appreso, la mia presenza non era mai stata sul tavolo. Alcuni colleghi erano stati informati di questo tavolo, so che quello che era stato detto dal ministro degli interni riguardo la presenza degli ultras abbia trovato qualche freno da parte della federazione”.

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A cura di Emilio Quintieri

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