È perplesso, infastidito. Le sue posizioni in merito a questo tipo di manifestazioni incivili, le ha ribadite spesso e non le nasconde certo ora, Carlo Ancelotti. Ce l’ha con l’arbitro perchè sarebbe bastato sospendere il match, anche per qualche minuto. «Doveva fermare la gara, perché non lo ha fatto». Attacca e ringhia, come faceva ai tempi in cui era centrocampista. E non sono parole di poco conto. «Abbiamo chiesto di sospendere tre volte la partita, ci sono stati tre annunci. Non è successo nulla, non è cambiato nulla, hanno continuato a fare la stessa cosa. Vogliamo sapere quando la partita va sospesa per i cori razzisti: dopo tre, quattro o cinque annunci? Se non ce lo dicono, allora ci fermeremo da soli noi la prossima volta. Anche se perdiamo la partita. D’altronde, io non voglio una sospensione definitiva, basta anche fermare il gioco per 20 o 30 minuti, come è successo in Sampdoria-Napoli. Certo, così non facciamo una bella figura». La sua, ormai, è una crociata.
Fonte: Il Mattino