Salvatore Aronica: “Anfield è uno stadio che ti mette i brividi. Cavani a Napoli? Non ho buone sensazioni”

L'ex difensore del Napoli intervistato dal collega de "iil Roma" Tarantino

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Quando si parla di Liverpool-Napoli, sfida che per gli azzurri di Ancelotti può significare il passaggio del turno, viene in mente anche Salvatore Aronica che nell’era Mazzarri giocò contro i “reds”, ed ha certamente di che raccontare. L’ex difensore dei partenopei lo ha fatto attraverso il Roma in un’intervista del collega Fabio Tarantino. «Di quella partita ho un bellissimo ricordo nonostante la sconfitta. Dopo la sua rete pensavamo di aver risolto i nostri problemi, invece il Liverpool tornò tremendamente in partita col suo capitano. Anche vedere giocare Gerrard fu un’emozione particolare». 

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Com’è vivere l’atmosfera di Anfield? «È uno stadio unico e il pubblico gioca un ruolo fondamentale in ogni partita del Liverpool. Anfield non è grandissimo, ma senza pista d’atletica e senza barriere i tifosi sono ad un passo dal campo e l’atmosfera è fantastica». 

D’altronde, e il Liverpool lo sa, you’ll never walk alone…. «Ci soffermammo ad ascoltarlo, era bellissimo veder cantare tutto lo stadio. Anche da avversari avevamo i brividi». 

Quale sarà l’errore da non commettere domani sera?  «Il Napoli dovrà giocare a viso aperto, senza pensare alla possibilità di avere due risultati su tre a propria disposizione per passare il turno. Dovrà cercare di sfruttare tutte le occasioni. Serve almeno un gol e, ovviamente, massima attenzione». 

Ci sarà Hamsik, unico superstite di quella sfida….  «Allora era molto giovane ma già sapeva incidere con la sua classe. Certo, non aveva la maturità tattica di adesso, ma era ugualmente decisivo. Oggi è un giocatore completo capace di ricoprire più ruoli. Lo sto dimostrando da centrocampista centrale». 

Koulibaly è il difensore più forte al mondo? «Sta dimostrando di avere qualità incredibili che lo rendono un centrale completo ed esplosivo. Non è ancora in cima alla speciale classifica, di sicuro è tra i primi tre al mondo. E può ancora crescere». 

Cavani tornerà al Napoli? «Secondo me no». 

Per quale motivo?  «Ce ne sono due. Il primo: guadagna troppo per i parametri della società e difficilmente si troverà un accordo che soddisfi tutti. Il secondo: Cavani è un ragazzo troppo intelligente, sa bene che tornando dovrebbe far meglio della sua prima esperienza al Napoli e sarebbe molto complicato. Rischierebbe di ricevere critiche e di macchiare il ricordo splendido che i tifosi hanno di lui».

La Redazione

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