Ancelotti alla Rai: “Frosinone? Siamo già scottati. Ritiro? Sì è una giornata importante”
Repetita iuvant. E via a ripetere il concetto: «Ci aspetta una partita importante con il Frosinone: siamo già scottati». Appunto. E tra l’altro, sebbene per lui sia ancora presto per certi calcoli, oggi il calendario propone anche un interessantissimo antipasto: Juve-Inter. «Un eventuale vittoria del Napoli, con lo scontro diretto sullo sfondo, ci darebbe dei vantaggi». Come negarlo: non resta che vincere.
Per l’occasione, a differenza di quanto deciso alla vigilia del Chievo,Carletto ha ripristinato anche il ritiro serale. Con uno spacco: e così oggi, dopo l’allenamento di rifinitura in programma in mattinata, la squadra sarà libera fino a sera; quando poi tornerà in sede per la cena e per una classica notte da vigilia in albergo. Tutti insieme: «E’ una giornata importante», spiega ai microfoni della Rai. Un turno che, a prescindere dall’esito della partita dello Stadium tra Juve e Inter, può dare al Napoli punti importanti sia guardando la vetta, sia guardandosi le spalle”.
A proposito: come si battono i bianconeri? «Loro hanno un gruppo solido e giocatori top, ma sono convinto che si può competere. Ora è importante restare in scia, attaccati, e poi approfittarne nel momento in cui dovesse esserci un calo». La crescita del Napoli, insomma, prosegue spedita: tanto da credere sia nel campionato sia nella qualificazione agli ottavi di Champions. «E’ un obiettivo possibile perché c’è la qualità giusta: lo ha dimostrato il nostro cammino. Ora ci resta il Liverpool, un ultimo ostacolo molto difficile, ma abbiamo un vantaggio da sfruttare con coraggio».
La mentalità vincente si acquisisce. «L’importante è che in squadra ci siano rispetto e responsabilità. Disciplina: il nostro è un gruppo molto solido e molto preparato tatticamente. Magari non avrà tanta esperienza, ma si sopperisce con l’entusiasmo». E soprattutto: «Non ci sono superstar ma è di grande livello tecnico: il presidente vuol crescere ancora e io voglio dare il mio contributo per vincere». E sia chiaro: «Finora tutti hanno offerto il massimo, ma non siamo ancora al cento per cento delle nostre possibilità». Fonte: CdS