Saranno 1200 le forze dell’ordine. Si temono gli ultrà serbi verso la polizia

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La polizia è preoccupata per l’arrivo dei ultranazionalisti serbi, quelli abituati a salutare a braccio rigorosamente teso. Ma verranno accolti in un clima di gemellaggio: già da ieri mattina sono apparsi nei pressi dello stadio, a firma dei Fedayn: «Non c’è nulla di così sacro come l’onore, nulla di così leale come l’amico fidato». E via agli insulti al Partizan, che è il “nemico” della Stella Rossa in patria. Il clima di amicizia tra gli ultrà non consiglia, in ogni caso ad abbassare la guardia perché ovunque siano andati i tifosi serbi hanno portato paura e scompiglio. È successo a Salisburgo, ad agosto: motivo per cui la tifoseria serba ha dovuto saltare sia la trasferta di Parigi che quella di Liverpool. Un evento storico, per gli ultrà della Stella Rossa: in pratica la prima trasferta in Champions dopo 26 anni. Se per certi versi non preoccupano i «contatti» tra le due tifoserie, le forze dell’ordine (almeno 1200) temono che i serbi possano cercare lo scontro proprio con i poliziotti. «Già da ieri sono iniziati i controlli in città: i tifosi arriveranno davvero con ogni mezzo, difficile poter pianificare nei dettagli il loro arrivo».

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