Novantuno anni di partite ed emozioni: sono le 101 gare del Napoli, dal 25 settembre 1927 al 23 settembre scorso, raccontate da Giampaolo Materazzo e Dario Sarnataro nel libro «Le 101 partite che hanno fatto grande il Napoli» (Newton Compton Editori, pagg. 280, euro 12). Difficile stabilire un criterio. Le partite dei due scudetti e delle coppe ci sono: e poi? E poi si segue il proprio sentimento, per questa ragione gli autori hanno lasciato in bianco sette pagine alla fine del loro cronistico racconto affinché il lettore possa scrivere quelle che sono state le sue partite del cuore.
Il libro, che in copertina porta le immagini di sei grandi azzurri (Maradona, Bruscolotti, Careca, Hamsik, Cavani e Insigne), è diviso in quattro capitoli: «ricordi più lontani nel tempo: dalle origini al Napoli olandese»; «l’incidente cosmico: i sette anni di Maradona»; «lontano dai riflettori: dall’addio di Maradona al Napoli di Reja»; «il Napoli nella dimensione europea: da Mazzarri ad Ancelotti». Le 101 gare legano i capitoli di una storia in cui vi sono stati scudetti e fuoriclasse ma anche momenti di profondo sconforto per i tifosi, come le troppe stagioni in B e le due in C. C’è una partita del cuore anche per me ed è la semifinale di Coppa delle Coppe Napoli-Anderlecht vinta per 1-0 al San Paolo con gol di Bruscolotti il 6 aprile del 77. La vidi nei Distinti inferiori, proprio dal lato dove segnò Peppe, e avevo accanto mia madre.
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