Mertens “falso nueve”? No falso storico

Il calciatore belga da esterno ad attaccante sta faacendo la differenza

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Trentatrè milioni di euro nell’estate del 2016, quella della rovinosa separazione tra Higuain e il Napoli, nella quale, a sorpresa, compare Milik: e si era parlato di Icardi e si erano inseguiti sogni in mezz’Europa…Arkadiusz Milik, ventidue anni all’epoca, ventiquattro gol nell’Ajax, e una carriera che va sfogliata con cura. C’è una introduzione del CdS, ed è sontuosa, sette gol in nove presenze, poco più di cinquecento minuti effettivi, quando in Nazionale se ne va il primo legamento e vola via pure la prima stagione. E quando rientra, con il posto ch’è sempre suo, la cattiva sorte sta sempre nascosta dalle sue parti, per esempio a Ferrara: altro legamento e un’altra stagione in frantumi. Perché fu in quel momento che a Sarri, con il campionato nel vivo, venne l’idea rivoluzionaria: strappare Mertens dalla fascia, trascinarlo nell’epicentro dell’area, concedergli una possibilità, vestendolo da «falso nueve». Un falso storico, in realtà, perché Mertens è divenuto centravanti autenticamente moderno e quando ha ritrovato le energie, cioè ora, si è rimesso a segnare… 

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La Redazione

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