Ancelotti – Scegliere la panchina, non è questione di sangue!

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Davide è Davide e non si discute. Ma la tendenza è che anche gli “altri” figli di Ancelotti, quelli con cui non ha alcun legame di sangue, ne seguano le orme. Una squadra che, partendo dal campo, ha seguito le sue lezioni, per poi scegliere la panchina. Nell’ elenco della famiglia di cui sopra, tanto rossonero. Rino Gattuso, è stato uno dei punti fermi della squadra dei grandi successi guidata da Ancelotti. E quell’abbraccio al San Paolo quest’anno è il simbolo di un rapporto che negli anni è andato ben oltre il campo. Poi, ancora, Seedorf, Pippo Inzaghi e Brocchi, tutti attualmente seduti su varie panchine di serie A, serie C e addirittura una nazionale. Seedorf, infatti, ha accettato l’incarico di ct del Camerun dove condivide la panchina con Kluivert. Pippo Inzaghi, invece, ha fatto la sua gavetta partendo dalla serie C e diventando il protagonista della promozione del Venezia in serie B un anno fa prima di accettare la chiamata del Bologna in serie A per questa stagione. Percorso inverso per Brocchi, che dopo il Milan si è messo in discussione con il Brescia in serie B fino ad accettare la chiamata del Monza di Berlusconi e Galliani in serie C appena qualche settimana fa. E agli antipodi del mondo, Nesta (Stati Uniti) e Shevchenko (Ucraina).

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Il Mattino

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