Il punto della situazione – di R. Muni: “Napoli, che carattere!”

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Nel pantano di Marassi, il Napoli è riuscito a portarsi a casa l’intera posta in palio, ribaltando l’immeritato svantaggio iniziale. Una vittoria ottenuta con il grande carattere dimostrato dagli azzurri, penalizzati oltremodo dalle condizioni proibitive del manto erboso. Azzurri puniti nell’unica occasione creata dagli avversari, come accaduto altre volte nel corso di questa stagione. È questa la nota negativa della partita di Genova e, più in generale, di questo primo quarto di stagione. La nota più bella del sabato sera si chiama Fabián Ruiz, autore del pareggio e di un tempo di gara, il secondo, da autentico trascinatore della squadra. Non è un caso se dal suo piede sono partite le azioni migliori del Napoli. Non fa più notizia, viceversa, Carlo Ancelotti e la sua dote innata nel leggere le partite in corso e ridisegnare la squadra di conseguenza. La rimonta del Napoli è partita con un doppio cambio ad inizio di secondo tempo, quando ha buttato nella mischia (…o, per meglio dire, la tempesta…) Mertens e Ruiz al posto dei due polacchi, assai poco ispirati. La scarsa vena di Zielinski e Milik, in questo momento della stagione, rappresentano un cruccio per la tifoseria partenopea, che si aspetta ben altro dai due calciatori. In realtà, Milik ha di cosa rammaricarsi, per il gol miracolosamente negato dal portiere rossoblu. Zielinski, viceversa, ha di cosa riflettere, poiché un calciatore del suo livello tecnico, deve essere in grado di fare la differenza, piuttosto che limitarsi a svolgere il compitino. Non è il caso di fasciarsi la testa, tuttavia aspettiamo con ansia che i due calciatori azzurri ritrovino lo smalto dei tempi migliori. Con i tre punti conquistati in casa del grifone, il Napoli mantiene inalterata la distanza dalla Juve capolista ma si scrolla l’Inter di dosso, distante tre punti dagli azzurri dopo lo scivolone di Bergamo. Napoli e JuventusChiosa finale sulla panchina d’oro, assegnata al tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri; Maurizio Sarri secondo in graduatoria. Non commento la decisione di assegnare il riconoscimento al tecnico livornese bensì la sua incapacità di gioire per un successo senza spargere veleno. Sarà stata la coda di paglia ad avergli suggerito quelle frecciatine al suo concorrente più insidioso? O forse è l’ossessione della vittoria a tutti i costi a logorare il sistema nervoso di chiunque transiti in area bianconera? Ambiente bianconero sotto i riflettori della magistratura per le vicende di cui si è occupata la televisione di stato. A tale proposito, esprimo la massima solidarietà al giornalista vittima delle ritorsioni della ‘ndrangheta per aver osato parlare dei suoi rapporti con la società degli Agnelli. 

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