Fabian un pilastro, un jolly ovunque: promosso da Carlo fa sognare il San Paolo

Pagato 30 milioni la scorsa estate, versando la clausola rescissoria al Betis: un riferimento per tutti, l’idolo dei tifosi

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Da quella notte in Serbia, senza strafalcioni ma neanche lampi, Fabián non s’è più fermato. Fino a decollare nell’ultimo tris d’assi calati in fila con il placet di Ancelotti: partite super a Udine, a Parigi e con la Roma al San Paolo. Con una serie di cosette davvero interessanti in vetrina: tipo il primo gol realizzato con l’Udinese a dieci minuti dal suo ingresso in campo; il tiro che ha propiziato il raddoppio di Mertens con il Psg; e lo splendido slalom che ha mandato in tilt mezza Roma, con assist al bacio a Insigne (eccesso di altruismo). Perle a parte, in mezzo ci sono la qualità, la quantità, la presenza fisica, una personalità sorprendente per un ventiduenne che non aveva mai messo il naso fuori da Siviglia e dalla Liga, e una straordinaria intelligenza tattica. Dote, questa, che consente a Carletto di giocare con lui come alla PlayStation: da mezzala con la Stella Rossa, da esterno destro di centrocampo con il Parma e poi sempre a sinistra. Con stralci da seconda punta nei finali di gara. Fonte: CdS

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