– Un gol di Mertens al 90esimo alza al cielo l’urlo di liberazione del San Paolo, ma soprattutto restituisce un barlume di logica al calcio e un senso compiuto a questo Napoli-Roma dominato letteralmente dagli azzurri. I giallorossi segnano al quarto d’ora, dopo che il Napoli aveva avuto una occasione enorme con Insigne, salvata a corpo morto da Manolas. Poi è tutto un rutilare di azioni, un continuo martellamento azzurro con la Roma chiusa nell’area come in una trincea di frontiera. Nel secondo tempo il San Paolo istituisce la corsia a senso unico, neppure alternato. A Fuorigrotta sembra che le streghe si siamo anticipate di qualche giorno per la notte di Halloween. Fino a quando il “diavulillo” belga ci mette la coda e scaraventa tutta l’ansia e la rabbia sotto la traversa. Il San Paolo diventa un boato, con la sensazione che se si giocasse qualche minuto in più ci sarebbe anche il sorpasso. La Roma saluta il fischio finale come l’annuncio di “Radio Londra” della fine del conflitto planetario. Anche questo è il calcio. Ma è anche questo è un gran Napoli, una squadra che sa emozionare ed esaltare con personalità, orgoglio, talento. E un cuore immenso…