Non è nel modus operandi di Carlo Ancelotti l’alternanza dei numeri uno. E’ stato così al Bayern, dove Neuer era “titilarissimo”, a Madrid dove c’era l’estremo Champions e quello campionato, altrettanto a Parigi con Sirigu preferito a Douchez e a Londra dove Cech era l’intoccabile. Quindi, la situazione napoletana è nuova anche per il tecnico azzurro e lo sarà ancor di più quando ci sarà il ritorno di Meret. Dopo i primi dubbi su Ospina, il colombiano ha messo in mostra il suo stile. Forse molto personale, ma efficace. Tecnicamente non sarà inattaccabile, ma ha fondato la sua fama su qualità atletiche fuori dal comune. Ha giocato 8 gare fino ad adesso, mentre Karnezis 4: ed ha giocato tutte e tre quelle di Champions, per cui si pensa che sia lui, Ospina, quello più in alto nelle gerarchie. Due portieri dal passato non proprio glorioso, ma Ancelotti sa come ridare fiducia e resuscitare: come fece con Dida che al Milan vincerà in diciotto mesi Champions, scudetto, Coppa Italia e Supercoppe varie.
Il Mattino