Mister Ancelotti, è stato protagonista di una lunga intervista ai microfoni dei colleghi de “Il Mattino”. Ecco le parole del mister sul suo arrivo a Napoli e dell’eredità lasciata da Sarri:
“De Laurentiis? Sono stato in contatto con lui, è una persona schietta, leale. Non mi aspettavo di essere chiamato da De Laurentiis. Tutto mi aspettavo tranne che venire qui, ma non per il Napoli ma perché credevo che l’avventura di Sarri sarebbe continuata. Ero convinto che sarebbe stata la scelta giusta per me, dal progetto alla qualità dei giocatori e l’entusiasmo della città. ADL? E’ vulcanico, generoso, con lui non si parla solo di calcio, anzi forse è l’argomento di cui parliamo di meno. Stare con lui e con la sua famiglia è un piacere, è veramente bello, ma a tresette vinco io, sono il più forte d’Italia anche se a volte gli faccio credere che è più forte lui”.
“Vuole sapere la formazione? Ritengo sia opportuno informare il presidente ed il direttore della formazione che schiero in campo. Quando la decido? Dipende, a volte quando ci sono dubbi magari al mattino della partita la decido. Col PSG avevo solo un dubbio sul centravanti, ma avevo deciso per il resto. ADL ha in mente di un rinnovo per sei anni a Napoli? E’ stata una mia battuta con De Laurentiis a Ischia, gli dissi ‘se mi fa firmare per 6 anni lo firmo subito’ perchè fu una bella giornata ad Ischia (ride, ndr). Lui disse ne parliamo, ma non c’è problema: se ne vuole parlare, allora ne parliamo”
Aziendalista è un termine negativo? “No”. Lei è aziendalista? “Io lavoro per il Napoli, cerco di fare il bene di chi mi ha preso. Io divento tifoso della squadra che alleno, poi in base a come va resto tifoso o meno…”
“Sarri? Il confronto non mi ha mai dato fastidio. Sarri lo conosco benissimo, è amato perché ha fatto molto bene qui. Ha ottenuto risultati per qualità di gioco ed a differenza di altri anni comandava tutte le partite. Un segnale importante sul lavoro triennale fatto ed i giocatori hanno grandi conoscenze, molte di più di altri colleghi”.