Il Napoli cerca conferme. Lo scorso anno, ha perso solo tre volte in tutto. Non scivoloni isolati, però: dopo la caduta interna con la Juve, il primo dicembre, arrivò la sciagurata trasferta di Rotterdam con il Feyenoord (1-2) e lo 0-0 al San Paolo con la Fiorentina; e dopo il successo della Roma al San Paolo (4-2) gli azzurri conquistarono 5 punti nelle tre gare successive (vittoria con il Genoa e pari con Inter e Sassuolo).
Alla fatal Firenze, poi, seguì il 2-2 con il Torino. Con Ancelotti, invece, proprio allo Stadium, il segnale del cambiamento. La squadra non si è tirata indietro e ha ripreso il cammino, battendo i Reds in Champions e la squadra di De Zerbi a Fuorigrotta.
Il tecnico non si nasconde, non vuole certo portare la Juventus all’altare per l’ottava volta consecutiva: vuol vincere seguendo i piani presidenziali, ovvero quello di far crescere la rosa nel suo complesso. Pensa a un turnover scientifico nelle prossime 4 gare di campionato e ad andare avanti in Champions E attende la Juve alle prime vere fatiche della serie A, quando a novembre dovrà sfoderare il meglio di sé per uscire indenne dal campo della Fiorentina, dal derby col Toro, e dalle gare interne con Inter e Roma.
Il Mattino