L’approfondimento di R. Muni: “Il vento sta cambiando?”

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Sta per iniziare il fine settimana che, nell’immaginario collettivo significa, tempo libero e campionato. Non questa volta, però, poiché le squadre di serie A osserveranno un turno di riposo per gli impegni delle nazionali. Come sempre, la sosta di campionato rappresenta l’occasione per divagare in discorsi extra calcistici o, per lo meno, che non riguardano il rettangolo verde. Juve-Napoli ha lasciato strascichi polemici sia per il diverso metro di giudizio utilizzato per dispensare i cartellini dall’arbitro dell’incontro, il signor Banti di Livorno, sia per il comportamento vergognoso tenuto dal pubblico di fede bianconera. I cori beceri e razzisti nei confronti di Napoli e di Koulibaly sono costati la chiusura della curva juventina per un turno. Sebbene possa essere comprensibile il disappunto della società della famiglia Agnelli, il ricorso avverso il provvedimento del giudice sportivo diventa un atto che giustifica il razzismo. Sarebbe stato opportuno passare la mano, mostrando disappunto e stigmatizzando l’accaduto, dissociandosi da quella parte marcia di tifosi. È da tanto tempo che il famigerato stile Juve è caduto in disuso ed il ricorso salva razzismo rappresenta uno dei punti più bassi della gestione Andrea Agnelli. Tuttavia, a nulla sono valse le memorie difensive dei bianconeri, poiché la sanzione è stata addirittura raddoppiata. Che il vento stia cambiando è la speranza di tutti coloro che credono ancora ad un pallone romantico. Dalle parti di Torino non sono momenti facili, nonostante la squadra di Allegri abbia vinto, finora, tutte le partite ufficiali sia di campionato che di Champions. Beppe Marotta ha rassegnato, improvvisamente, le dimissioni dal proprio incarico dirigenziale e la sensazione che i veri motivi di questo gesto siano tuttora segreti è forte. CR7 è alle prese con guai giudiziari che stanno assumendo dimensioni sempre più grandi. Siamo tutti innocenti fino a prova contraria e questo principio garantista vale anche per il pluridecorato campione portoghese. Tuttavia, dimostrare la propria innocenza rispetto alle infamanti accuse rappresenta un onere piuttosto gravoso, di quelli che possono mettere a dura prova i nervi. Infine, si era sparsa la notizia di intercettazioni scottanti tra i vertici della società di Vinovo ed alcuni esponenti della ‘ndrangheta residenti in Piemonte.

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Qualcuno (Luciano Moggi) di recente ha affermato che l’unico modo per fermare lo strapotere della Juventus è un calciopoli bis. Che sia un modo per preparare il terreno, facendo passare i possibili carnefici in vittime dell’invidia dei perdenti? Noi non abbiamo bisogno di sbattere un mostro in prima pagina che non farebbe felice nessuno. Da tifoso, riconosco che gli unici a pagare per i fatti di calciopoli furono proprio i supporter della vecchia signora, costretti a vergognarsi per le gesta della triade e la retrocessione punitiva in serie B. Da tifoso, però, sento il bisogno di un calcio pulito, in cui vince chi merita sul campo. Che sia solo per una stagione fortunata (…come le favole del Leicester e del Verona…), oppure per il raggiungimento dell’apice di un progetto tecnico, vogliamo che il rettangolo verde torni ad essere l’unico a decidere chi merita di vincere. Il ricordo amari dell’ultimo campionato, con lo scudetto scippato dalle maglie azzurre nonostante 91 punti conquistati sul campo, è ancora troppo forte. Il vento sta cambiando? Noi tifosi speriamo di sì.

Riccardo Muni
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