La parola a Pietro Sandulli, il giudice che ha chiuso la curva dello Stadium
E’ di ieri la notizia del rigetto del ricorso presentato dalla Juventus dopo la decisione di chiudere un settore dello Stadium. Piero Sandulli, Presidente Corte Sportiva d’Appello FIGC, il giudice che ha emesso la sentenza, è intervenuto a Radio CRC, nel corso del programma ‘Un calcio alla radio’ di Umberto Chiariello e condotto da Marco Giordano: “Non è un raddoppio della pena per la Juventus, la Corte non ha ravvisato di accogliere il ricorso. Nel referto era previsto anche un coro ‘buu’ di natura razziale che non era stato però segnalato per una mera svista ed è competenza della Corte. Non è un reato il coro razzista, ma è chiaro che c’è bisogno che i tifosi imparano a rispettare le regole che la Federazione si è data e che costituiscono quel minimo di vivere civile che deve essere posto in essere. Diventa un discorso molto lungo che caratterizza talune, di quelle che, si fa fatica a definire tifoserie. Nel terzo millennio tutto ciò è fuori luogo. Sentenza che vuole porre argine? C’è sempre stata questa volontà. Le sentenze della Corte sono sempre state in linea. Di fronte a queste vicende il parametro è condiviso da tutti perchè ruota attorno tutta la Corte sportiva. E necessario che tutti si diano delle regole. Ricorso Juve? È un diritto di tutti. Moralmente non è un giudizio che compete a me dire se è stato giusto fare questo ricorso. Ma posso dire che è legittimo farlo. È stato semplicemente respinto perchè non abbiamo condiviso le lettere che sono state portate per respingere la sentenza. La Juventus ha individuato dei colpevoli? Lo stesso difensore della Juventus ieri ha parlato di momento di transizione. È stato coinvolto l’80 per cento dei tifosi di un settore. Non è stato possibile identificarli tutti. L’80 per cento su diecimila persone è tanto? Lo troverete nella motivazione. È bene che ci sia una sinergia tra le società e i giudici sportivi per portare allo stadio le famiglie come io facevo con mio padre. All epoca si giocava alle 3 e si lasciavano fuori tutti i problemi, oggi non è così, anzi sembra che si portino allo stadio”