Sul il “Roma” questa mattina è apparso l’editoriale di Enrico Fedele che parla di Ancelotti e le sue “magie”.
Ancelotti si traforma in mago Silvan e tira fuori dal cappello magico il
“coniglio” Ounas, improvvisando un super turn over senza precedenti, per
la gioia del presidente De Laurentiis. Ma per evitare nel finale brutte
sorprese c’è sempre l’artista di strada napoletano di nome Lorenzo
pronto a ripetere il suo tocco da campione e a chiudere la pratica
Sassuolo. La Juve resta lassù a sei punti di vantaggio, ma questo Napoli
deve pensare ad andare avanti per la sua strada aspettando quel passo
falso che nel calcio la fanno anche le squadre imbattibili. Insomma
occorre avere fiducia soprattutto in un tecnico che è riuscito a
trasformare un 4-3-3 in un 4-4-2 quasi perfetto, rispolverando il
vecchio contropiede grazie all’aggressività dei suoi giocatori. «Non
prendiamo gol, che prima o poi noi lo facciamo», sottolinea Ancelotti. E
così è stato anche contro il Sassuolo che ha messo in mostra un
palleggio estenuante che non è alla portata di tutti, tanto da rischiare
di prendere una valanga di gol. Soprattutto nella prima mezz’ora di
gioco quando la squadra di De Zerbi ha cercato quel calcio-bellezza che
oramai non rende più soprattutto quando non hai i giocatori in grado di
praticarlo. Comunque complimenti a Ospina che ha tirato fuori i piedi,
come faceva una volta Garella, per evitare la beffa. Bravo anche Malcuit
sia nella marcatura che nel palleggio, meno bravi sia Verdi che Diawara
che mi sono apparsi a tratti fuori fase e non in grado di inserirsi nel
modulo di gioco richiesto da Ancelotti, a cui va il grande merito di
aver utilizzato un mega turn over che serve a creare gruppo e a far
riposare chi mostra segni di stanchezza nel corso della stagione. Bravo
mago Silvan.