Il giornalista e radiocronista RAI, Francesco Repice, ha parlato ai microfoni di Radio CRC, durante la trasmissione condotta da Umberto Chiariello:
“Noi abbiamo la postazione non vicinissima al campo, a Napoli è un po’ difficile raccontare la partita: nei primi minuti Zielinski è andato verso la porta e per seguire la sua azione mi sono sporto e si è rotto lo sgabello, a quel punto non ho visto chi ha segnato e ho detto Mertens in radiocronaca. Sono andato di “fattore C” ma non mi è andata bene. Maradona o Di Stefano? Di Stefano poteva giocare ovunque, ha anticipato il calcio di 30 anni. Maradona non si tocca, per me è stata anche una sfida professionale: ho sempre raccontato che prima del Maradona calciatore esiste il Maradona uomo, per me è un esempio di come ci si possa rialzare”.
“Ammonizione a Chiellini? Non bisogna aggrapparsi a questo, la Juve resta fortissima. Napoli? Ha un top player in panchina. Insigne? Sono punti di vista, per me nemmeno Salah è un campione. Con la maglia della Nazionale nemmeno Di Natale ha fatto molto, anche lui con la maglia numero 10 dell’Udinese ha fatto benissimo e poi si perdeva. Insigne-Immobile-Verratti? Per me va fatto qualcosa di diverso, quella maglia ha quattro stelle sul petto e bisogna cercare le soluzioni giuste”.