Paolo Condò su Gazzetta: “La calma di Ancelotti nel ciclone Napoli”
A Napoli non c’è ancora nulla di ingestibile per un tipo capace di attraversare fischiettando questi campi minati; ma siccome chi ha tempo non deve mai aspettare tempo, Ancelotti ha ben presente la necessità di battere oggi la Fiorentina. Se il Napoli dovesse arrivare a fine ottobre in salute, magari un po’ ammaccato ma saldo sulle gambe, la successiva discesa potrebbe essere rilassante e pure maligna, visto che toccherà ad altri inerpicarsi sulle peggiori pendenze.
Ipotizzare un punto d’arrivo napoletano dopo tre sole partite sarebbe prematuro, ma oltre allo sfruttamento programmatico della rosa in tutta la sua profondità – principale discontinuità con Sarri – numerosi indizi portano a un uso più frequente del 4-2-3-1.
In quest’ottica, la curiosità riguarda l’uomo cui affidare i compiti del «sotto punta», come si dice oggi:
A) una seconda punta come Mertens, leggera e sfuggente dietro l’ariete Milik?
B) un solido incursore come Zielinski, il più «europeo» dei giocatori del Napoli?
C) un recupero da trequartista di Insigne, che nella sua comfort zone mancina ha verosimilmente raggiunto il top, ma al centro può migliorare ancora?
D) il ripescaggio di Hamsik, magari sgravandolo da troppi lavori di copertura e facendo lavorare le due ali? Molto più divertente (e utile) scegliere fra queste quattro opzioni.
Fonte: Gazzetta dello Sport