Oggi, nel giorno in cui divorziano, raccontiamo qualche frammento della vita di Corrado Ferlaino e Patrizia Boldoni. Lo facciamo, scusandoci, perché insieme hanno inciso sulle vicende cittadine e perchè sono genitori di Francesca, eccellenza napoletana, gloria dell’università di Innsbruck, ricercatrice della fisica quantistica, Premio Antonio Feltrinelli dopo una serie di riconoscimenti in Austria.
Lui, ruvido e timido, lei che rassomigliava a Laureen Bacall, si sposarono. Lui spiccio di modi, lei raffinata e due volta laureata. Lady Ferlaino fu adottata dal popolo, omaggiata come fosse una principessa. Le era proibito pagare dovunque, dal fruttivendolo, dal salumiere, dal fioraio, Sempre concreta, Patrizia Boldoni contribuì a fare del Napoli un’azienda, oltre che una squadra di calcio. La sua mano delicata toccò anche gli scudetti del Napoli. Si prestò perfino ai riti propiziatori del marito, che alla vigilia di una partita importante doveva vincere a tutti i costi. Il suo contributo fu diretto nell’acquisto di Diego Armando Maradona. La famosa busta vuota era stata spedita in tempo e un amico avrebbe provveduto a infilarvi le carte firmate. Ma la notizia della chiusura non doveva filtrare, l’appello al silenzio fu rivolto direttamente dalla signora Patrizia. Fu testimone oculare del dramma di Maradona.
Nel 2001 il Napoli retrocesse in serie B nell’ultima giornata di campionato, in virtù di una compiacente sconfitta casalinga del Parma contro il Verona. Il ricorso fu presentato proprio da Patrizia Baldoni, anche se il matrimonio già barcollava. La conseguenza sportiva fu l’addio di Corrado Ferlaino al Napoli, ceduto a Salvatore Naldi tramite Corbelli. Era il 2002. Nello stesso anno la separazione della coppia.
Adesso è qualche ispezione della Guardia di Finanza a riallacciare le vite divise di due protagonisti di una lunga stagione napoletana.
Fonte: Il Mattino