Il viola Kevin Mirallas su Mertens: “Non mi aspettavo la sua esplosione come goleador. Sabato al San Paolo per sorprendere”
Quando avevano quindici anni facevano impazzire gli avversari sui campi del Belgio di calcio a cinque. Kevin Mirallas e Dries Mertens erano dei piccoli fenomeni a Futsal. «Chi era più forte? Dries faceva più gol, io più dribbling. Eravamo grandi amici. E lo siamo ancora». Sabato prossimo saranno rivali. Dentro un campo affascinante come quello del San Paolo. Gli strani incroci della vita. Kevin Mirallas è una delle scommesse estive di Pantaleo Corvino. Il diesse viola lo seguiva da tempo. Già due anni fa aveva provato a portarlo a Firenze. «Ma a quei tempi – spiega l’attaccante – l’Everton aveva sparato una cifra folle e la Fiorentina era giustamente scappata. E lo stesso era successo con altri club prestigiosi».
L’Everton chiuse la porta in faccia a tutti e lei andò in crisi.«Vero. Ritenevo concluso il mio percorso a Liverpool. Cercavo nuove sfide. C’era anche il Tottenham che mi corteggiava. Il fascino della Premier, la possibilità di partecipare alla Champions. Emozioni nuove. Invece niente. Così mi sono intristito. Il mio calcio non funziona se non ho allegria. Da tempo non si vede più in campo il vero Mirallas».
La Fiorentina stavolta è arrivata al momento giusto.«E per non far saltare la trattativa ho accettato di ridurmi l’ingaggio. Ho rinunciato a tanti soldi ma sono felice. In A ritroverò la gioia di giocare. E tutto tornerà come ai tempi d’oro».
Il suo idolo calcistico?«Raul. Un vero fenomeno».
Un giocatore italiano che è riuscito a entusiasmarla?«Totti. Tra l’altro come il campione della Roma pure io nasco trequartista. Il ruolo che ho sempre amato è quello di rifinitore dietro a una punta. Ma le vie del calcio mi hanno portato sulle corsie esterne».
La giovane Fiorentina ha progetti ambiziosi.«L’obiettivo è di riportare la squadra viola in Europa. E’ un traguardo alla nostra portata».
Le sue prime impressioni su Chiesa e Simeone.«Sono due grandi talenti. E sono due giocatori diversi. Chiesa ha qualità. Ha fame di migliorarsi ogni giorno. Il Cholito è un bomber guerriero. Lotta su tutti i palloni. Sa cosa mi ha colpito di questi due ragazzi e della squadra? Il carattere e l’impegno durante gli allenamenti. Si lavora con una grande intensità. Bene così».
Con Pioli a indicare la strada.«Ho scoperto un allenatore che ha ottime idee e che sa creare un bellissimo rapporto con tutti i suoi giocatori».
Gli obiettivi in questa stagione?«Non vedo l’ora di debuttare in campionato. Per il momento sono stato frenato da qualche fastidio fisico. Tutto superato. Poi, voglio ritrovare il mio calcio. Quello che mi ha permesso di disputare tante partite anche con la nazionale belga».
Lei ha sposato un’italiana.
«Ho conosciuto Christelle durante una vacanza in Tunisia. E’ fantastica. E’ tifosa del Milan. Ho un figlio che ha già cominciato a dare calci a un pallone. Ha lo stesso mio ruolo: attaccante esterno».
Il suo modello?«Cristiano Ronaldo. Non mi offendo. Stiamo parlando del calciatore più forte del mondo. Che ha reso ancora più bello e importante il calcio italiano».
Torniamo a Mertens.«Sinceramente non avrei mai pensato che sarebbe diventato un bomber così prolifico. In questi anni Sarri è riuscito a trasformare il mio amico Dries. Ma la formazione di Ancelotti ha tanti grandi calciatori».
La Fiorentina arriva al San Paolo forte di due successi di fila.«E vogliamo continuare su questa strada. Con umiltà ma anche con la voglia di crescere».
La prima cosa che l’ha colpita del calcio italiano?«Il calore dei tifosi. Il pubblico di Firenze è fantastico».
Un giocatore del passato viola che è nei suoi ricordi? «Il leggendario Batistuta».
Fonte: gasport