Tra meno di due settimane esordirà in un piccolo stadio del Lussemburgo il più anziano e ingombrante – per personalità – dei giocatori rossoneri. Contro il Dudelange toccherà infatti a Pepe Reina difendere la porta del Milan. Il ballottaggio era già stato risolto in suo favore tempo fa. Gattuso chiarì che avrebbe utilizzato Donnarumma in campionato e Pepe nelle altre competizioni di stagione.
Il momento è quasi arrivato e permetterà al portiere di mettere di nuovo in mostra le sue doti tecniche, dopo che nello spogliatoio di San Siro, nelle stanze e nei corridoi di Milanello ha messo in mostra le sue virtù da trascinatore. Chi si trova spesso a contatto con lui, racconta di una persona che per approccio al lavoro, interpretazione del ruolo, capacità di dialogo e di coinvolgimento sia davvero una spanna sopra gli altri. Reina univa tutte queste qualità a Napoli, dove era titolare in campo e uomo squadra fuori. Al Milan è finora stato chiamato in causa per il carisma e meno per il lavoro tra i pali.
Anche se l’accusa mossa più spesso al Milan è la mancanza di esperienza e temperamento è difficile ipotizzare che il debutto di Pepe comporti una revisione delle gerarchie. Il numero uno resta Gigio che ha raccontato di vivere la concorrenza come «un grande stimolo extra». Reina aveva già confermato di aver scelto il Milan per una nuova sfida professionale e certo non solo come guida di compagni di reparto molto più giovani.
Non a caso – è l’ultimo tweet sul profilo ufficiale del portiere – Pepe ha postato un articolo di FourFourtTwo che lo celebra come primo portiere della storia della Premier League nella classifica dei «clean sheet», cioè per il numero di volte in cui ha mantenuto la porta inviolata. In 285 apparizioni nel Liverpool, Pepe c’è riuscito in 134 casi, quasi in una partita su due. Più determinante di Cech, Van Der Sar, Seaman e – tra gli altri – di Courtois e Carlo Cudicini. Un modo come un altro per ricordare i suoi numeri.
Sul resto si è invece già detto molto: Reina è già perfettamente calato nella nuova realtà, va a seguire il figlio agli allenamenti al Vismara, centro sportivo dei ragazzi rossoneri dove l’erede è un giovanissimo portiere, ed è il primo a scattare dalla panchina quando c’è da festeggiare. Contro la Roma è stato trascinatore anche nella festa sul campo seguita alla vittoria in extremis.
Gattuso aveva invitato Donnarumma a imitarlo se davvero voleva seguire il desiderio di imporsi «come miglior portiere del mondo». Oltre a Gigio, Reina sta facendo scuola a un altro giovane talento: Alessandro Plizzari, 2000 con 19 presenze da titolare in Serie B. Il Milan ha pensato di poterlo valorizzare ulteriormente evitandogli un nuovo trasloco e tenendolo al contrario ad allenarsi quotidianamente con Pepe. Reina, a 36 anni, è pronto all’ennesimo debutto. Nella prima stagionale del Milan europeo toccherà a lui, che potrà così arrotondare il conto delle presenze internazionali, fermo a 159. Se Rino cerca esperienza, qui c’è.
Fonte: Gazzetta