Un discorso più approfondito con la squadra è rimandato alla prossima settimana, al ritorno a Castel Volturno di tutti i nazionali, un ragionamento più ampio di Ancelotti sull’approccio alle partite che non ha funzionato nelle prime tre giornate di campionato e sull’aspetto psicologico da migliorare per evitare altre false partenze e situazioni poi non sempre semplici da ribaltare come avvenuto contro la Lazio e il Milan. Il tecnico sottolineerà tutto ciò non dovrà più ripetersi in futuro battendo più sull’aspetto mentale che su quello tecnico-tattico. La sensazione infatti è che Ancelotti andrà avanti con la stessa filosofia di gioco e soprattutto che proseguirà con il turnover, anzi lo accentuerà alla ripresa dopo la sosta e in concomitanza dell’inizio della Champions League: gli azzurri giocheranno sette partite in un mese, cinque di campionato e le due europee a Belgrado con la Stella Rossa e al San Paolo contro il Liverpool. Il primo vero e proprio ciclo terribile che prevede ostacoli duri, uno su tutti la Juventus nella partitissima del 29 settembre a Torino. Niente più titolarissimi, tutti possono finire in panchina, oppure essere cambiati: a Genova non hanno giocato Callejon e Hamsik e a fine primo tempo sono stati sostituiti Insigne e Verdi. Fonte: Il Mattino