I dolori di Lorenzo sono quasi sempre legati ai tentativi tattici di cambiare il suo modo di giocare che quasi mai hanno aiutato la lucidità della squadra. Tranne che in occasioni particolari. Quelli di Ancelotti sono tentativi necessari vista l’abbondanza di uomini e soluzioni là davanti. Però è evidente che ogni volta che attorno al mondo calcistico di Lorenzo cambia qualcosa, lui va in tilt. Da qui la retromarcia per il ruolo di trequartista da parte di Sarri, la scelta (suicida) di Ventura di rinunciare a lui con la Nazionale nei match chiave proprio perché pensava a un modulo differente al 4-3-3 (a Madrid nel 4-2-4 fece malissimo), i passi falsi con l’Italia di Prandelli. Insomma, allergia ai cambiamenti. Da qui il suo nervosismo. Con Verdi, durante il match ci sono state incomprensioni, passaggi sbagliati e sguardi cupi. Ecco, l’esperimento con la Sampdoria è fallito. Tant’è che per cambiare modulo, Insigne è stato sostituito. Probabilmente perché anche Re Carlo non lo vede a suo agio nel 4-4-2. Ed è chiaro che lo stesso attuale ct Mancini pensi a Insigne solo per il 4-3-3. Fonte: Il Mattino