Il re è lui. Cristiano Ronaldo dovrà pazientare ancora un po’. Anche perché Fabio Quagliarella, che della Serie A è il super bomber in attività con le sue 128 reti, per l’ultima prodezza ha scelto un colpo speciale, un gol che si potrebbe definire alla Ronaldo, se l’attaccante blucerchiato non avesse abituato tutti in carriera a colpi straordinari. Reti che è persino difficile immaginare. Non per lui, visto che non gli mancano coraggio e inventiva.
La magia arriva al 30’ del secondo tempo, proprio quando il Napoli sta cercando l’aggressione finale per recuperare il doppio svantaggio inflitto da Defrel: Bereszynski scende sulla corsia di destra e mette al centro un pallone teso, come d’abitudine. Il centravanti blucerchiato quei palloni li sa addomesticare come nessuno, schermandoli, evitando l’anticipo del difensore per poi servire assist, come aveva fatto per la rete del 2-0 di Defrel. All’improvviso, però, Fabio lascia tutti a bocca aperta, colpendo il pallone con il tacco destro mentre la sfera sta passando dietro la sua gamba sinistra. «Sicuramente è tra i tre più belli per me — ha commentato —, ho pensato che se fossi andato di piatto non sarebbe andato in porta, allora ho scelto di tacco, mi è andata bene. Fa impressione anche a me rivederlo e mi dà una soddisfazione particolare perché era da un po’ di tempo che non ne facevo uno dei miei. Non mi era mai riuscito da quando ero tornato alla Samp».
Quagliarella non può neppure esultare, visto che è un gol al Napoli, la sua squadra del cuore, quella che ferisce sempre con un po’ di dolore. Una rete ai partenopei, dopo la quale non aveva esultato, era costata all’attaccante l’addio al Torino, visto che i tifosi granata non lo avevano mai perdonato. Poco male, se si pensa che dal Piemonte era arrivato in Liguria, per continuare una storia fantastica. Lui, peraltro, al Napoli non ha mai fatto sconti: con quella di ieri sera Quagliarella va a segno contro i partenopei da cinque stagioni consecutive. Il gol dell’ex è la sua grande specialità: con quello rifilato a Ospina ( a cui chiude scusa abbracciandolo)sono 31, un record. Eppure lui non pensa solo a far centro, gioca per la squadra e quello di ieri sera è stato un esempio perfetto della sua capacità di trascinare la Samp al successo. Quagliarella non ha solo fissato il risultato sul 3-0. È stato lui ad avviare il contropiede che ha portato all’1-0 di Defrel, respingendo di testa un calcio d’angolo a favore del Napoli. Fonte: gasport