Bergomi cambia prospettiva: “Non credo che Psg e Liverpool siano contente di aver pescato il Napoli. E’ il momento di andare ad attaccare l’Europa”

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Proviamo a metterci nei panni degli altri. Lo dice Beppe Bergomi, ex capitano dell’Inter, opinionista Sky, che invita a crederci: punta sul gioco del Napoli, sulle qualità di Ancelotti e sulla crescita negli ultimi anni del calcio italiano in campo europeo. «Proviamo a ribaltare il discorso. Psg e Liverpool saranno contente di aver pescato il Napoli? Non credo proprio» – dice ai microfoni de Il Mattino
Ma Psg e Liverpool sono due squadre attrezzate per vincere la Champions: il sorteggio è durissimo.
«Certo, la prima cosa che viene in mente è che al Napoli in Champions spesso non gira bene con i sorteggi perché sulla carta non è certo facile eliminare il Psg o il Liverpool. Ma la Roma l’anno scorso riuscì a buttare fuori l’Atletico Madrid e più avanti addirittura il Barcellona. Adesso è il momento che le squadre italiane devono andare ad attaccare l’Europa».
In che senso? «Il vento è cambiato, la Juve è arrivata due volte in finale e l’anno scorso è uscita alla pari dal confronto con il Real Madrid. Ora deve esserci un cambio di mentalità e le italiane devono credere di più nella loro forza».
Ancelotti ha scritto: il girone è durissimo ma anche per loro sarà difficile giocare con il Napoli. «La penso come lui. Il Napoli gioca un calcio europeo e lo ha dimostrato negli ultimi anni. Carlo ha grande esperienza, ha vinto la Champions, sa gestire bene tutte le situazioni. E poi confido che la sua buona stella possa riaccendersi visto che in questo sorteggio si è un attimo spenta».
Chi è più forte tra Psg e Liverpool? «I valori tecnici sono elevatissimi di tutte e due. Credo che il Liverpool abbia qualcosina in più perché si è rinforzata con un grande mercato, innanzitutto in porta con l’acquisto di Alisson che è il più forte al mondo. E poi a differenza del Psg gioca con maggiore intensità ed è completo in tutti i reparti. I francesi hanno un attacco formidabile ma a centrocampo non sono insuperabili e concedono qualcosa in difesa».
Il Napoli su cosa deve puntare? «Sul suo gioco, sulla sua identità e stando ovviamente molto attento in fase difensiva. Sia Psg che Liverpool giocano sfruttando la profondità ma anche gli azzurri quando hanno possibilità negli spazi sanno far male e riescono a colpire con il fraseggio e gli inserimenti senza palla. Il Napoli l’ho visto tante volte in Europa e anche con Benitez quando chiuse il girone a 12 punti con Arsenal e Borussia Dortmund avrebbe meritato di passare».
Le altre italiane come le vede? «Direi che il girone dell’Inter è molto difficile, i nerazzurri partivano dalla quarta fascia ma magari potevano finire con la Lokomotiv Mosca. Forse il gruppo è ancora più complicato di quello del Napoli perché il Psv come squadra di quarta fascia è più forte della Stella Rossa. Il Barcellona è il Barcellona e il Tottenham non ha cambiato nulla ed è molto affidabile sotto tutti i punti di vista»
Semplice invece il girone per la Roma, passaggio agli ottavi ampiamente alla portata? «Il Real Madrid è l’unico ostacolo duro, Cska Mosca e Viktoria Plzen sono inferiori ai giallorossi. E poi a me piace molto Di Francesco che sta inculcando una mentalità europea».
La Juve potrà fare molta strada in Champions? «Un passo alla volta. Nel girone è nettamente favorita perché il Manchester United è in chiara difficoltà, anche se il Valencia come tutte le squadre spagnole va sempre presa con le molle».

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