De Laurentiis-De Magistris, continua il ping pong, ma ora basta!

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De Laurentiis-De Magistris, la storia infinita di cui tutti avrebbero fatto volentieri a meno. «Siamo all’eccesso, da parte di entrambi, ora basta»: due pagine comprate sui maggiori quotidiani per confermare le accuse. Tra i due le posizioni sono differenti, si riconoscono le ragioni di De Laurentiis, ma non un’iniziativa così forte.
Dal punto di vista formale, il vulnus lo chiarisce un ex sindaco: «Finché De Laurentiis esprime idee personali, nulla questio. Far intervenire la società è invece molto grave perché il Calcio Napoli ha rapporti con il Comune – dice Riccardo Marone – Come il sindaco non si deve occupare dei risultati sportivi, così la società non può occuparsi di politica. C’è un rapporto contrattuale, non si possono esprimere giudizi gravi su questioni non attinenti al calcio. Poi sbaglia anche de Magistris: la sola idea di lodare la curva B e insediarsi tra tifosi discutibili fa rabbrividire».

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«De Laurentiis dovrebbe pensare 10 secondi prima di parlare, ma anche de Magistris…insomma è un bel ping pong – rilancia Maurizio Marinella – Capisco entrambi. Ma il Calcio Napoli deve pagare il fitto per lo stadio e il Comune rendere il San Paolo decente perché è una vergogna, soprattutto quando capita di accompagnare amici stranieri e bisogna usare i bagni. Meglio riprendere il dialogo per il bene della città e della squadra che sosteniamo che affetto ed emozioni sempre più forti».
Lo stupore è la sensazione che prevale. Però si tenta di analizzare la situazione. «Ci sono risvolti economici in questa questione che non conosciamo – spiega Costanzo Jannotti Pecci, dell’Hotel Palazzo Caracciolo – Però è indubbio: il San Paolo non è all’altezza del passato e del presente del Napoli e della terza città d’Italia». Palazzo Caracciolo vive una realtà simile a quella del Napoli: una società di eccellenza in una situazione di degrado, che sia lo stadio o il quartiere. «Però noi – continua l’imprenditore – troviamo grande attenzione dall’Amministrazione e le responsabilità delle condizioni del quartiere riguardano Comune, Municipalità, ma anche chi gestisce la sicurezza e gli stessi abitanti della zona, nonostante abbiamo assunto solo persone del quartiere. Conosco De Laurentiis, ha sempre avuto sue modalità, ma sembra esasperato perché lo stadio è in pessime condizioni da anni nonostante la squadra sia da anni ad alto livello».

Fonte: Il mattino

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