Gazzetta – Con Carletto i “panchinari” rinascono a nuova vita

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Con Sarri al centro di tutto c’era il gioco, che regalava la spettacolarità, con Carletto Ancelotti invece c’è la squadra, in particolare l’uomo al centro del villaggio Napoli. Non che una cosa vaga più dell’altra, o che sia migliore, fatto sta che ora si cambia ideologia, e con Carletto i cosiddetti “panchinari” rinascono, e possono dimostrare le loro capacità,

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Primo su tutti Nikola Maksimovic, pagato 26 milioni al Torino, ma che con Sarri aveva giocato pochissimo, tanto da finire in prestito allo Spartak Mosca, ora col nuovo tecnico ha voglia di riscatto. «Oggi mi rimetto in discussione e riparto da zero. Ancelotti ha un gioco diverso. Tutti conosciamo le squadre allenate da lui in passato, potrebbe essere l’uomo giusto per lo scudetto. È venuto qui con l’entusiasmo e la mentalità giusta, dobbiamo migliorare i piccoli dettagli e possiamo farlo con lui. Giocare per questa squadra, con questi tifosi, mi fa dimenticare il passato».

Poi c’è quello che viene considerato il “cocco” di Ancelotti, Amadou Diawara, il centrocampista in cui l’allenatore crede molto. Ancelotti lo sottopone ad esercizi one-to-one per migliorarne il lancio lungo e le aperture, E Diawara, dopo un anno quasi sempre in panchina, ha ritrovato l’entusiasmo con Ancelotti. «La sua stima è importantissima per un giovane come me, mi spiega con chiarezza quello che vuole ed è molto stimolante. Mi chiede di non passare indietro il pallone e di cambiare gioco appena possibile».

Marko Rog, poi, aveva sperato di mettersi in mostra per potersi giocare il Mondiale, invece ha dovuto guardarlo solo dalla tv, e questo gli ha provocato tanta rabbia. «È normale che io ora abbia grande voglia, sono qui per questo. Ci alleniamo bene e vogliamo fare bene». 

Infine Grassi e Ounas, il primo che con Sarri non ha mai debuttato, e ora se lo contendono Fiorentina e Cagliari, il secondo che doveva essere un’alternativa a Callejon, ma che in realtà non ha mai giocato. Entrambi ora hanno la possibilità di mettersi in mostra, e si direbbe che ci stanno riuscendo bene.

La Gazzetta dello Sport

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