Con Sarri è un triste addio e con un divieto…trattabile!

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E’ un addio velato di tristezza quello con Sarri, svuotato da qualsiasi forma di contatto, né un saluto e né una telefonata, è un sipario ch’è calato, ufficialmente, il 22 maggio, nello spogliatoio del San Paolo, ma che tecnicamente – o contrattualmente, se preferite – è stato incenerito nella mattinata di ieri, con la rescissione consensuale che Aurelio De Laurentiis ha concesso con la “ragionevolezza” annunciata e promessa, rinunciando ai “vecchi” otto milioni della liberatoria e a qualsiasi nuova forma di trattativa economica che riguardasse il passato.

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Però, tra le pieghe d’un accordo laborioso, affinché non ci fossero rischi, il Napoli ha voluto prevenire, inserendo il veto ad “avvicinarsi” ai calciatori con la clausola: i Mertens, i Callejon, gli Hysaj, gli Zielinski, quell’universo talentuoso vincolato e con “blindature” già definite, avrebbe potuto rappresentare una tentazione forte per il Chelsea di Sarri, frenato adesso da un patto di non aggressione sanabile soltanto con il riconoscimento di penali milionari (decine e decine di milioni oltre il valore già riconosciuto). Font: CdS

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