Nicchi sul VAR: “L’introduzione in Serie A è stata coraggiosa, ed ai Mondiali, Orsato, Irrati e Valeri stanno dando una grande mano”

0

I presidente dell’AIA, Marcello Nicchi, ha parlato ai microfoni di Radio Crc, facendo un resoconto su quella che è stata l’introduzione del Var, sia in campionato che ai Mondiali.

Factory della Comunicazione

Introdurre la Var in serie A è stata una scelta importante e anche coraggiosa. Non era scontato che dopo pochi anni di sperimentazione i nostri arbitri fossero così bravi e la cosa non è passata inosservata e infatti dopo il successo della Var in Italia, siamo riusciti a farla imporre anche al Mondiale e anche lì i nostri arbitri stanno dando un grande contributo. Orsato, Irrati e Valeri stanno dando una grande mano e questo è un grande successo. La Var ai Mondiali è stata applicata in senso restrittivo, poche volte si è andati al monitor, si preferisce fidarsi di più di ciò che avviene nella sala Var. L’applicazione è stata ottima e questo ci dà grande entusiasmo perché il prossimo anno dovrebbe essere un successone. Cosa bisogna correggere? Aspettiamo che si concluda il Mondiale e poi gli organismi internazionali faranno delle valutazioni. La Var sta portando sicurezza e tranquillità negli stadi e sono molte le federazioni che vorrebbero introdurla. I nostri arbitri hanno lavorato tanto e i risultati sono stati quasi inaspettati. Nel Mondiale siamo ancora in gioco non come Nazionale ovviamente, ma come mondo arbitrale perché Rocchi ha arbitrato 3 partite ed è un record. Ha diretto molto bene ed è ancora in gioco perché tra i 15 arbitri mandati a casa non rientra il suo nome. In più, non c’è nella designazione dei quarti e questo fa ben sperare perché poi ci saranno solo altre 3 partite da giocare: le due semifinali e la finale. Non voglio illudermi, ma speriamo che almeno una semifinale possa arbitrarla. Gli sto dicendo di stare tranquillo perché al di là di come andrà è già stato un successo. Il livello arbitrale al Mondiale è stato buono, tutti gli arbitri in campo sono diventati coraggiosi e sereni, anche di fronte ad episodi importanti, e questo vuol dire che è stato fatto un grande lavoro. Ed è stato fatto a casa nostra perché gli arbitri dei Mondiali sono stati preparati a Coverciano. Abbiamo visto stadi bellissimi in queste partite in Russia e terreni di gioco inappuntabili, oltre a tribune piene di gioia. Con la Var l’arbitro opera in maniera serena e tranquilla perchè decide ciò che vede e sa che se la sua decisione fosse drasticamente sbagliata, c’è qualcuno che lo corregge, ha alle spalle un portiere che para il rigore. Chi decide è sempre l’arbitro perché di fronte ad un dubbio resta la visione del campo che aggiunge quell’emotività che la macchina non può dare. A volte l’arbitro non va al Var perché quello che gli arriva è affine a ciò che sente sul campo. Siamo prontissimi per la prossima serie A, nel giro di qualche anno perderemo il 50% degli arbitri internazionali per limite d’età o di appartenenza. Damato, Tagliavento e Rizzoli sono già andati via, ma è da anni che lavoriamo sui giovani e ci sono state anche belle novità. Di Bello, Massa, Maresca e Fabbri per esempio sono stati già inseriti in partite importanti e hanno risposto alla grande e dietro di loro altre decine di arbitri stanno crescendo in maniera veloce. Il gruppo degli arbitri non è come 20 anni fa in cui ce n’erano solo 5 fortissimi, oggi sono tutti fortissimi”.

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.