Certo, con Benzema e Kovacic il rilancio azzurro è assicurato
cancellando i tre anni di Sarri, il suo tiki-taka, i droni e gli
inimitabili dopo-partita. Ancelotti non è allenatore che si contenti di
giovani promesse. Carlo gioca con gli assi. Quanti ne ha De Laurentiis
nella manica, solitamente un po’ stretta?
Arriva l’1 luglio e Ancelotti è ufficialmente libero dal contratto col
Bayern. Ora può lavorare a tempo pieno. Albiol ha rinnovato e si riparte con Albiol–Koulibaly, garanzia difensiva. Hamsik è a disposizione.
Ghoulam ha ancora qualche problema. Simone Verdi e Fabian Ruiz sono i
nuovi fiori del giardino azzurro. La porta è stata chiusa con Meret e
Karnezis. Sembra possibile l’arrivo di Stefan Lanier, 26 anni,
austriaco, terzino destro del Salisburgo. Senza farsi distrarre da
Benzema e, più ancora, da Kovacic, vediamo che squadra mette su
Ancelotti. La sua gestione signorile e pacata garantisce un anno sereno.
La cazzimma dovrà darsela la squadra. Ancelotti ha un contratto di tre
anni, ma il buongiorno si vede dal primo. Senza strafare, senza sognare e dimenticando quella posa da James Bond col presidente.
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