Remondina (ex all. Jorginho): “Che errore perderlo, sarà difficile sostituirlo”
Il Napoli sta perfezionando la cessione di Jorginho al Manchester City per una cifra che si avvicina, anzi supera, i 50 milioni di euro.
Gian Marco Remondina, ex centrocampista, uno dei suoi primi allenatori all’Hellas Verona: lo notò nelle giovanili, lo convocò in prima squadra e da allora Jorginho ne ha fatta di strada, tanto da arrivare a giocare in Premier League. Ne parla ai microfoni de Il Roma
Jorginho al Manchester City, se l’aspettava?
«Per me è una grossa perdita, per il Napoli. Jorginho era decisivo nello
scacchiere di Sarri, perfetto per il suo sistema di gioco. Di sicuro non
mi stupisce questo trasferimento per il valore del ragazzo, che ho
conosciuto da piccolissimo, al Verona, quando s’intuiva già il suo
talento».
E ancora: si aspettava, ad un certo punto della sua carriera, che
valesse cinquanta milioni di euro? «I giocatori crescono, maturano, migliorano. Jorginho con Sarri è migliorato tantissimo. L’allenatore lo ha valorizzato al cento per cento dal punto di vista umano e tattico. Jorginho vedeva calcio ogni secondo già da ragazzino, lo intuiva prima di tutti gli altri. Con Sarri c’è stato il vero salto di qualità. Oggi Jorginho è fondamentale anche per la Nazionale, specialmente se Mancini continuerà col 4-3-3».
Quanto è gratificante sapere che, presto, Jorginho sarà allenato da un
“top” della categoria come Guardiola?
«Tanto, anche perché Guardiola l’ho conosciuto e ricordo sempre un
episodio: io allenavo gli allievi del Brescia e il maestro Mazzone, quando la prima squadra andava in ritiro la domenica per giocare, lasciava a noi gli infortunati o gli squalificati. Tra questi, oltre a Baggio, c’era anche Guardiola. Mi diceva sempre di soffrire il calcio italiano perché in Spagna non era abituato a correre così tanto ma era abituato a far correre la palla. Io, da allenatore alle prime armi, cercavo di accontentarlo: non lo facevo mai riscaldare senza pallone. Pensandoci, in panchina Guardiola è lo stesso e Jorginho, da questo
punto di vista, è il giocatore ideale per la sua idea di calcio».
Come lo sostituirà, il Napoli?
«Non so, tutto dipende da come giocherà Ancelotti. A prescindere dal
modulo, lui ha sempre avuto un pensatore a centrocampo, mi viene in
mente Pirlo al Milan, quindi sicuramente arriverà un calciatore dalle
caratteristiche simili».