Piacciono Meret e Areola alla pari
Si comincia dal portiere, almeno una volta era così: però adesso visto che c’è il resto – ed è tanto, talento che tracima – bisogna avere la capacità di mettersi in buone mani. Si parte dal basso, con il numero 1 (o come vorrà il diretto interessato)… E’ toccato a Pepe Reina per tre anni, e sarebbero quattro negli ultimi cinque; prima di lui c’era De Sanctis. Profili diversi, però diretti, leader dentro, uomini che hanno fatto avvertire il peso della propria presenza e hanno tracciato un solco: dritti verso la Champions (quando è stato possibile), altrimenti comunque Europa. E allora, si sceglie, ed in base a ragionamenti che il Napoli fa ignorando il portafogli: serviranno due portieri, un titolare e un altro che con Sepe tenga alta l’attenzione, non c’è un budget preciso ma una disponibilità chiara ad investire, e non esistono (non ora) gerarchie, perché piacciono Meret e Areola alla pari, ognuno con i propri pregi e gli immancabili difetti. Poi viene il resto del mondo, che sfila lungo la linea bianca: polvere negli occhi, comunque.
Fonte: CdS