L’agente di Hysaj ai microfoni de Il Mattino
«Perché il Napoli dovrebbe cercare tre portieri? Uno ce l’ha ed è Sepe. Non abbiamo rinnovato e nemmeno ne abbiamo discusso, ma se Ancelotti sarà chiaro con lui, il Napoli ha un pensiero in meno per quel ruolo…». Mario Giuffredi, uno dei procuratori più influenti del nostro calcio va incontro al club azzurro.
Ma Sepe non voleva andare via?
«Il Napoli si metta nei suoi panni: per due anni ha avuto delle promesse che non sono state mantenute. Anche la società è stata vittima della gestione della rosa e ne ha pagato le conseguenze visto i tanti calciatori acquistati a cifre importanti e non fatti giocare. Ora se vuole tenersi un portiere cresciuto nel suo settore giovanile, non ha che venire da me e parlarne. Anche perché Luigi è uno che si gioca il posto da titolare anche con Areola o Leno…».
Il dopo-Reina come è stato gestito?
«Secondo me il punto è che in giro non ci sono tantissimi portieri bravi. E chi ce li ha se li tiene. E chi li vende vuole tanti soldi. Che il Napoli non può spendere in questo determinato ruolo. C’è da aspettare, questo è un mercato dove le cose importanti si cominceranno a fare solo dopo il Mondiale».
E Hysaj cosa farà?
«Lui prima di partire per le vacanze è stato chiaro: non è una mia priorità andare via da Napoli. Ha una clausola da 50 milioni che scade il 5 luglio (valida solo per l’estero, ndr) e tanti club che mi chiedono come sta in azzurro… e io rispondo a tutti che lui si vede ancora con la maglia azzurra anche la prossima stagione. Anche se si sa, le vie del mercato sono infinite».
E se al Chelsea va Sarri?
«C’è un rapporto straordinario. Lui non ha molti grilli per la testa e sta bene qui. Un anno fa mi disse di lasciar perdere le offerte della Juventus perché voleva vincere qui lo scudetto».
Il Milan le ha più chiesto Rui?
«È un mercato che va a rilento, anche perché tutti sono stati presi fino ad adesso dalla questione dei diritti. I rossoneri prenderanno un terzino sinistro dovessero cedere Rodriguez. Marietto lo stimano tanto ma è più giusto rimanere a Napoli. Certo vederlo al fianco di Cristiano Ronaldo mi riempe d’orgoglio, anche perché aveva bisogno solo di tempo e di fiducia”.