Caso Parma – Anche l’ex Napoli Calaiò, ascoltato in procura

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Come una scossa elettrica, la notizia dell’apertura di un’indagine della Procura federale su Spezia-Parma ha percorso tutta la città e diffuso un comprensibile sentimento di ansia. Fabio Ceravolo ed Emanuele Calaiò sono stati ascoltati dagli investigatori e hanno spiegato le ragioni e il senso dei messaggi che hanno spedito a De Col e a Masi, giocatori dello Spezia, pochi giorni prima della sfida del Picco.

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Il Parma, ieri, sul proprio sito ufficiale ha scritto un comunicato nel quale spiega di appoggiare l’azione della Procura e sottolinea: «Non possiamo non stigmatizzare la diffusione di contenuti dettagliati di un’indagine che, essendo in corso, non permette a chi è chiamato in causa di rispondere in maniera adeguata proprio per evitare di intaccare il lavoro degli organi preposti». Si ricorda, inoltre, la brutta vicenda delle accuse di combine a proposito di Parma-Ancona dell’aprile 2017, poi finita in una bolla di sapone. I dirigenti degli emiliani sono tranquilli, un po’ meno i tifosi che non nascondono il loro disappunto per il comportamento di Ceravolo e Calaiò. Si domandano i sostenitori: che motivo avevano di mandare quei messaggi? Una tale leggerezza getta un’ombra spiacevole su un’impresa storica (tre promozioni consecutive dalla D alla A in tre anni).

Fonte: gasport

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