L’intervista – V. De Luca: “De Laurentiis? Darei il premio gran bellezza a Sarri”
L’intervista – V. De Luca: “De Laurentiis? Darei il premio gran bellezza a Sarri”
Vincenzo De Luca, intervista de il Corriere dello Sport, l’ex sindaco sceriffo di Salerno e ora presidente decisionista della Regione Campania, si scopre cauto e misurato quando parla di calcio. Ed ecco che tra Sarri, De Laurentiis, Ancelotti e le teorie del mai tramontato contropiede, del quale è sostenitore, De Luca fugge dal cliché del tipo che sa parlare solo a muso duro.
Lei conosce bene De Laurentiis, le sembra già pronto per la sfida che ha lanciato ingaggiando Ancelotti? «Il Napoli nel suo complesso fa parte di un settore trainante per l’economia, ma rappresenta pure una moderna identità di un’intera comunità. Ecco perché Ancelotti è una scelta di grande prospettiva, sia per la qualità personale, sia per quello che può dare in termini di tecnica e solidità di squadra. Tuttavia sono certo che De Laurentiis abbia voluto questo allenatore per aprire un ciclo internazionale. Ancelotti conosce il calcio di mezzo mondo, può portare il Napoli a essere protagonista in Europa e non solo».
Prima di Ancelotti, c’è stato Sarri che pure ha dato una grossa mano esaltando in giro il marchio del Napoli, grazie a un gioco di incantevole qualità. «Sarri ha prodotto il calcio più bello e attraente del campionato. E avendo una rosa di gran lunga più ristretta rispetto alla Juve, è riuscito a combattere sino alle ultime due, tre giornate, tenendo aperto il campionato».
Tutto merito di Sarri? «Sono un “catenacciaro”, esprimermi in termini così positivi per un gioco sostanzialmente d’attacco meraviglia me stesso».
È un’abiura del suo credo calcistico? «Tutt’altro, a Salerno ho visto squadre allestite sia da Zeman sia da Delio Rossi: manovre spumeggianti. Applausi, però i gol incassati dalla Salernitana non si contavano. A fine partita tornavamo a casa ricchi di bellezza, ma con una classifica sempre un po’ più povera».
Ora tra Sarri e De Laurentiis c’è una guerra di posizione. L’allenatore vorrebbe trovare un’altra squadra, ma il presidente arrabbiato per alcune considerazioni di Sarri, clausola a parte, lo tiene bloccato. Lei da che parte sta? «Non mi permetterei mai di entrare nel merito dei rapporti societari. Esistono valutazioni diverse di entrambi sulla situazione. A Sarri va dato merito di aver fatto un lavoro importante e gli va riconosciuto».
In che modo? «De Laurentiis è uno straordinario comunicatore e sa bene cos’è la bellezza. Ecco, gli consiglierei di consegnare un ideale “premio bel gioco” a Sarri e liberarlo dal vincolo, ciò anche per un’elegante chiusura del rapporto. E se lo dico io, tacciato spesso di irruenza e mancanza di moderazione…».
Verdi è il primo acquisto, secondo lei è in linea con l’internazionalità del progetto o c’è bisogno solo di acquisti di alto livello? «Purtroppo ascolto e leggo che c’è qualcuno che sottovaluta Verdi. E sbaglia di grosso. È un giovane da gran carriera, può scatenare la fantasia di Ancelotti. Con le sue qualità da ambidestro ci sono maggiori chance per costruire nuovi schemi d’attacco».
Dopo Verdi, chi vedrebbe nel Napoli prossimo venturo? «David Luiz è un’idea eccellente, gran difensore e potenziale leader in campo, dopo la partenza di Reina».
Parliamo dello stadio San Paolo e ai lavori di ristrutturazione per le Universiadi. Superato il rischio di vederlo chiuso in parte per le opere da realizzare? «Il proprietario è il Comune di Napoli, ma siamo stati noi della Regione Campania a recuperare dal piano Universiadi più di 20 milioni per la riattazione. E solo grazie a questo intervento sarà fatto salvo il pieno utilizzo dell’impianto durante la prossima stagione sportiva del Napoli, che dovrà vederlo protagonista in Europa e in Italia. Per consentire lo svolgimento delle Universiadi sono stanziati 52 milioni per rimettere in sesto altri impianti comunali che erano in uno stato pietoso: dal palasport Barbuto alla piscina Scandone».
La Redazione