Ritorno al passato: per diventare agenti sportivi ci vorrà di nuovo l’esame

Chi aveva usufruito della «deregulation» della Fifa del 2015 dal 2019 dovrà sostenere due prove

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Ritorno al passato per quando riguarda l’albo degli agenti. Con il decreto 23 marzo 2018 della Presidenza del Consiglio dei Ministri (ufficio dello Sport) è stato reintrodotto l’esame abilitativo per potersi iscrivere al Registro Nazionale. Una decisione che, di fatto, annulla gli esiti della Deregulation emanata dalla FIFA nel 2015 e che aveva liberalizzato la professione. Una vera e propria retromarcia che tutela coloro i quali l’esame lo avevano svolto entro il 31 marzo 2015 e che ha come finalità quella di avere professionisti con sempre maggiori competenze, evitando il proliferare di soggetti improvvisati e senza requisiti.

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PERCORSO

Ovviamente coloro che l’esame lo avevano già sostenuto prima della Deregulation vedranno i loro titoli riconosciuti, mentre chi è diventato procuratore sportivo dopo il 31 marzo 2015 (ovvero senza aver fatto l’esame) sarà «abilitato» soltanto fino al 31 dicembre 2018, dopodiché dovrà regolarizzare la propria posizione attraverso l’esame. Dal 2019, infatti, chiunque metta in relazione due o più soggetti al fine di concludere, risolvere o rinnovare un contratto di prestazione sportiva, o un trasferimento di prestazioni sportive o un nuovo tesseramento presso le federazioni nazionali, dovrà necessariamente essere iscritto al Registro Nazionale del Coni, la cui iscrizione è subordinata al superamento di due prove. La prima «generale», che si svolgerà presso il Coni due volte l’anno (marzo e settembre), cui farà seguito la prova «speciale», organizzata invece dalla Federazione a maggio e novembre. Naturalmente a questa seconda prova saranno ammessi solo coloro che avranno passato la prima. Superato l’esame, sarà possibile richiedere l’iscrizione all’albo (dovrà essere rinnovata ogni anno) attraverso il versamento di una quota di 250 euro. E gli agenti iscritti avranno, ogni anno, l’obbligo di seguire dei corsi di aggiornamento professionale, pena l’esclusione dal registro.

Fonte: gasport

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