Ecco uno stralcio dell’intervista concessa da Kalidou Koulibaly a Sky Sport, in cui parla della sua vita a Napoli:
«Mio figlio è napoletano, canta le canzoni del San Paolo, viviamo magnificamente e un giorno, dopo che avrò smesso di giocare, torneremo qui di sicuro perché dovrà capire dove è cresciuto e cosa rappresenta Napoli per la nostra famiglia. Mentre nel resto d’Italia vengo insultato per il colore della pelle o perché gioco in un club del Sud. Eppure gioco in una multinazionale, basterebbe questo per incoraggiare la diversificazione e abbattere il muro del razzismo». Sintomo, come si legge su Il Mattino, di tutta la voglia di K2 di legarsi ancor di più a Napoli.