Mario Rui stenta a crederci. Lo dice ai microfoni del CdS: “Quando gioco con Cristiano Ronaldo penso: ma è vero?” Si direbbe. «Poter rappresentare il Paese al suo fianco è una delle storie belle da raccontare ai nipoti: è uno dei più forti di tutti i tempi, non soltanto per il Portogallo, nonché un giocatore che fa la differenza». Anche lo scudetto azzurro sarebbe stata una storia da raccontare. «Per come abbiamo giocato lo avremmo meritato, e in questa chiave hanno fatto molto piacere i complimenti di due grandi come Sacchi e Guardiola, ma purtroppo non siamo riusciti a coronare quest’altro sogno. Tutti, comunque, hanno visto che abbiamo dato il massimo, anche se c’è un po’ di rammarico per alcune partite non vinte». Ma non finisce qui. «Certo che no, ci riproveremo anche nella prossima stagione: Hamsik ha ragione, il Napoli migliora anno dopo anno e non può smettere ora. Ci sono margini di miglioramento».