Hamsik ha attraversato le stagioni della rinascita del club e quelle della consacrazione del Napoli ad alti livelli in Italia e in Europa. È arrivato ragazzino dal Brescia ed è stato «svezzato» da Reja con il quale forse ha segnato, esattamente undici anni e un giorno fa, il gol più bello (quello contro il Milan di Ancelotti) dei suoi 102 in Serie A. Ha giocato mezzala, finto trequartista con Mazzarri e seconda punta con Benitez. Ha sempre rispettato tutti, allenatori e compagni, e gode del rispetto di tutti, a partire dai tifosi. Speciale il feeling con Sarri, che lo ha riportato nella posizione di interno sinistro e gli ha sempre dato fiducia anche in una stagione, come quella che volge al termine, nella quale Hamsik ha regalato solo rari sprazzi della sua classe (vedi gol al Torino di domenica scorsa). Anche se il patto-scudetto sta per sciogliersi, la stima tra loro resterà intatta. Certo, è difficile immaginare i due insieme nel Napoli del futuro. Ppotrebbe, invece, farne parte il portiere sloveno Rok Vodisek, classe ’98 dell’Olimpia Lubiana.