Napoli è una città da vivere ed i calciatori del Napoli lo hanno capito. Lo hanno fatto a tal punto che ne hanno fatti propri usi e costumi. A partire dal dialetto, quello che usano spesso e volentieri nei propri post sui canali social.
Insigne è chiaramente il portabandiera della napoletanità, ma è uno di quelli che più raramente si fa vedere in giro. Al suo posto, però, si fa vedere sua moglie Genny. Gli azzurri hanno preso l’abitudine di cenare insieme almeno una volta al mese nei ristoranti del centro. Lo hanno fatto una volta da Concettina ai tre santi nel rione Sanità e da 12 Morsi a Chiaia. A proposito dei quartieri storici di Napoli, Pepe Reina e Dries Mertens sono diventate vere e proprie guide turistiche.
Per i giocatori San Gregorio Armeno è un po’ una seconda casa, così come tra i luoghi più cari c’è il Lungomare. Capri resta una delle mete più gettonate, ma anche la penisola sorrentina e la costiera amalfitana rappresentano un punto di riferimento. Anche Sarri ha legato molto con il fratello di Pino Daniele (Nello) perché affascinato dal racconto del personaggio e delle tradizioni napoletane. A rafforzare il legame tra i giocatori e la città anche la solidarietà. Albiol e Mertens, ad esempio, sono ospiti più o meno fissi dell’ospedale pediatrico Pausilipon, Koulibaly è solito regalare le sue maglie ai vicini di casa e agli amici del quartiere, mentre Mertens si è reso protagonista di una bellissima iniziativa per portare le pizze ai clochard della stazione di Piazza Garibaldi.
Dopo le partite giocate al San Paolo, appuntamento fisso da Borgo Antico a Santa Lucia dove il padrone di casa Marco Varriale riserva loro una saletta. Stesso trattamento che riceve Jorginho a Pozzuoli da Bobò dove il centrocampista italo brasiliano è praticamente di casa, o che ricevono Milik e Zielinski a L’Akademia dove si intrattengono prima delle sedute pomeridiane di allenamento a Castel Volturno.
Il tutto, però, senza mai sottrarsi al calore della gente, perché ogni qual volta i tifosi li incontrano per strada nessuno si sottrae mai ad una foto. Il grande abbraccio di Napoli, una città unica e nella quale annoiarsi è una missione praticamente impossibile.
Post precedente
Potrebbe piacerti anche