A Napoli il “Core ’Ngrato” Higuain lo hanno dimenticato in fretta grazie soprattutto alle prodezze di “Ciro” Mertens, che Sarri ha inventato centravanti per… emergenza. E’ successo tutto nell’ottobre 2016 quando Milik si è rotto il crociato con la Nazionale e il tecnico azzurro è stato costretto a farsi venire un’altra delle sue idee… stupende. E così ha piazzato Dries al centro di un attacco fatto di tanta qualità e pochi centimetri, di giocate a tutta velocità e zero cross. Forse neppure lui pensava che il reparto avanzato azzurro avrebbe iniziato a funzionare così bene, che il belga si sarebbe trasformato in un bomber spietato. Adesso non segna da 6 partite e l’ultima sua rete, nella sconfitta per 4-2 in casa contro la Roma, è stata ininfluente, ma il numero 14 azzurro rimane comunque un punto fermo. Anche adesso che Milik sta bene e con i suoi centimetri potrebbe impensierire fisicamente la retroguardia bianconera. Sarri conosce quello che gli può dare Dries perché sa che nell’ultimo anno e mezzo il suo “folletto” è stato capace di segnare di più anche del Pipita: da quando entrambi giocano centravanti, Mertens è avanti 51 reti a 47 (coppe comprese). Il primo gol da falso nueve lo ha firmato il 19 ottobre 2016, in Champions League nel ko al San Paolo contro il Besiktas (2-3), e da lì in poi ha preso il volo sfruttando anche un’espulsione la domenica successiva a Crotone di Gabbiadini, un rosso che ha tolto dalla mente di Sarri gli ultimi dubbi sulla bontà della sua scelta.
Fonte: CdS