Diritti tv, Mediapro ha presentato i pacchetti. Ma l’Antitrust indaga

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Mediapro ha presentato i suoi pacchetti per l’acquisizione dei diritti tv per il 2018-21. Ma ci sono lacune e buchi.

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L’Antitrust (Agcm) ha l’obbligo di vigilanza, ed è probabile che presto possa intervenire, magari su sollecitazione di una parte. In passato, d’altronde, fra Antitrust e Lega di serie A-Infront c’erano stati non pochi attriti. Stupirebbe adesso se la società spagnolo-cinese avesse il via libera senza alcuna verifica. Una cosa curiosa, e discutibile, è che le offerte dovranno essere fatte “al buio”: non è stata fissata infatti una cifra minima. Questo a differenza dei due precedenti bandi della Lega (nel secondo erano stati offerti 830 milioni, cifra ritenuta troppo bassa dai presidenti).

A nessun operatore inoltre è consentito, riguardo ai pacchetti formati per piattaforma,

acquisire pacchetti che contengano in esclusiva sui medesimi eventi piattaforme appartenenti a tutte le tre fasce.

Mediapro vuole incassare un miliardo e 50 milioni, quanto ha versato (o verserà) nelle casse della Lega: sinora sono stati pagati 64 milioni di caparra, entro il 26 dovrebbe arrivare anche la fidejussione. E se non arrivasse? Se le offerte fosse al ribasso, 200-300 milioni meno del previsto, Mediapro potrebbe tentare la strada del Canale della Lega, con il suo partner spagnolo (beInSports, che fa parte del gruppo di Al Jaazera, la tv del Qatar) mentre la Lega di A farebbe da editore.

Repubblica

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