L’allenatore britannico ex Milan, 61 anni d’età, è stato infatti colpito da infarto e, quando il suo cuore si è fermato, è anche caduto a terra sbattendo rovinosamente la testa. Attualmente è ricoverato al al St George’s Hospital di Tooting, nel sud di Londra, dove versa in stato di coma indotto. La moglie Jackie ha parlato al Daily Mirror lasciando trasparire tutto il suo pessimismo sulle sue gravi condizioni: “Ray non è per niente in un buono stato. Sta molto, molto male”.
Wilkins è amatissimo in Inghilterra, dove è stato anche capitano della nazionale 10 volte tra il 1976 e il 1986, 84 invece il numero totale dei suoi gettoni per la selezione dei Tre Leoni. Il 61enne, che ha giocato per oltre un decennio con Chelsea e Manchester United, è anche molto noto in Italia per le tre stagioni trascorse al Milan tra il 1984 e il 1987, diventando uno dei simboli insieme al suo connazionale Mark Hateley di quel Diavolo risorto dopo le due stagioni in serie B e la radiazione di Felice Colombo per lo scandalo del Totonero. Centrocampista con compiti di regia, Wilkins inanellò in tutto 73 presenze in serie A con la casacca rossonera, segnando anche due reti. Per l’intero periodo della sua permanenza all’ombra della Madonnina fu allenato dal ‘Barone’ Nils Liedholm, fatta eccezione per le ultime quattro partite del 1986-’87: Silvio Berlusconi, appena divenuto presidente, sostituì infatti l’esperto tecnico scandinavo con Fabio Capello, alla sua primissima esperienza da allenatore delle squadre maggiori dopo aver guidato la Primavera del Milan.
“I pensieri di tutti al Chelsea Football Club sono con Ray Wilkins e la sua famiglia. Continua a combattere Ray, Hai il nostro amore e sostegno”, ha scritto via Twitter il club londinese, che Wilkins ha anche allenato nel 2009 rilevando l’esonerato Luiz Felipe Scolari. Rimase anche l’anno successivo, facendo da vice a Carlo Ancelotti. Per lui esperienze di rilievo in panchina anche al Queen’s Park Rangers e, come vice, al Fulham e all’Aston Villa. Tra il 2014 e il 2015 è stato anche commissario tecnico della Giordania, che ha condotto alla fase finale della Coppa d’Asia, dove è arrivata l’eliminazione nella fase a gironi.
Fonte: sportal.it