Luigi Di Biagio, commissario tecnico ad interim della nazionale italiana, ha parlato così nella sala stampa di Coverciano:
«Il risultato è importante ma deve essere una conseguenza di quello che faremo in campo. Il primo obiettivo è giocare bene e imporre il nostro modo di giocare, se si giocano bene 10 partite 8 si vincono. Giocare bene per me vuol dire avere il coraggio di andare nella metà campo avversaria indipendentemente dal valore delle squadre che andiamo ad affrontare. Vuol dire mandare i terzini all’attacco, andare a pressare alti gli avversari e non avere nessuna paura di affrontare giocatori di primissimo livello. Questo è un gruppo coeso, formato da calciatori che ho visto crescere. Dobbiamo ripartire immediatamente con la convinzione giusta, non siamo al livello delle nazionali più forti al mondo, ma neanche tra le peggiori. Con un po’ di pazienza si può ricreare una squadra importante, ci stanno tanti giovani che stanno crescendo. Ho convocato Cutrone per le prestazioni, per il suo entusiasmo, per il fatto che ha fatto tutta la trafila in maglia azzurra dall’Under 15 e sa perfettamente cosa gli si chiede. E poi ci sono i gol che non guastano mai. Chiesa è pronto per stare qui in maniera definitiva, ma questo poi lo diranno il campionato e lui per primo con quello che riuscirà a proporre in allenamento e in gara. Buffon è qui anche per aggregare, ma è qui per giocare, per aiutarmi e per dare un valore aggiunto dentro e fuori dal campo. Balotelli? Continuerò a seguirlo e vedremo quello che succederà nei prossimi mesi. I gol sono molto importanti per gli attaccanti, ma poi devono essere conditi dalle prestazioni. Ho fatto le mie valutazioni e ho deciso per il bene della squadra».