CdS Campania – “NAPOLI chiama NAPOLI”. Ragazzi tocca a voi
Napoli chiama il Napoli: a gran voce, dopo la sconfitta con la Roma e il pareggio con l’Inter. E nel frattempo, tra una tappa e l’altra, Maurizio Sarri invoca invece il suo tridente. Gli uomini d’oro che come lui stesso ha sottolineato dopo la prima partita con la Juve – e dunque non una volta qualsiasi – incidono eccome sul rendimento. Inutile negarlo o far finta di niente: Callejon-Mertens-Insigne non è soltanto la filastrocca dell’attacco, è proprio il cuore della squadra. Sono gli eredi dei grandi Tenori, la chiave e il qualcosa in più che quando manca non puoi farci nulla: lo ha ribadito anche la trasferta di San Siro. I dati, del resto, non fanno sconti: 10 gol nelle tre partite con Lazio, Spal e Cagliari e poi 2, appena 2 con Roma e Inter. Chiara l’antifona? Bene, e ora all’attacco del Genoa di Davide Ballardini: sulle ali del tridente.
In quest’ottica, la gioia del popolo è sempre stato innanzitutto il tridente; quella meravigliosa combinazione di genio, sacrificio e gol che José Callejon, Dries Mertens e Lorenzo Insigne hanno saputo regalare da un anno a questa parte, legittimando tutti a candidare il Napoli in cima alla hit dello scudetto. Loro spostano gli equilibri: in positivo nelle giornate di grazia, in negativo nei meandri di cali fisiologici (sono uomini, sia chiaro). «Paghiamo il momento poco brillante dei tre davanti, ai quali va comunque fatto un monumento», disse Sarri dopo la sconfitta al San Paolo con la Juventus e prima dello 0-0, ancora in casa, contro la Fiorentina. di Pioli Mentre a San Siro, nel dopo partita, sono arrivati soltanto complimenti e una considerazione dei ragazzi in coro: è mancato il gol.
Fonte: CdS